
Mauro Ventola
Essere una radura per il futuro
“In questa incommensurabile oscurità, sii il potere”, scrisse Rilke. Si riferiva a quell’oscurità che Martin Heidegger aveva indicato come la mezzanotte del mondo, condizione del nostro tempo. Essere il potere significava centrare il cuore della questione: come essere, nella notte, un’ “aurora”? C’è un’idea il cui tempo è giunto, che si trova in un punto preciso del Novecento (nella filosofia dell’esistenza) e che occorre liberare ritornandovi con una seconda attenzione: l’esistenza di ogni singolo è una “radura per un futuro”. L´essere umano è un’apertura nella quale se stesso, gli altri e la vita appaiono. Quest’apertura è una funzione della possibilità – o del futuro – da cui proviene. Così la trasformazione in senso ontofenomenologico è essere una radura per quel futuro che abbiamo a cuore e, come guardiani di quella possibilità, essere responsabili per la sua salvaguardia e la sua espressione nel mondo. Nella mezzanotte del mondo, l’aurora è essere una radura per il futuro.