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Marco Jäggi

Benessere & Felicità

Le ricerche dimostrano che il nostro cervello ottiene le migliore prestazioni quando stiamo bene, siamo felici, positivi ed ottimisti. Eppure la nostra società è ben preparata per subissarci di negatività, preoccupazioni, stress e pessimismo. Più o meno sottilmente siamo stati educati a pensare alla felicità come uno stato che si presenterà nel futuro. Il modello di pensiero proposto presuppone che la felicità sia il prodotto del successo. È vero il contrario: la felicità produce il successo. La mia tesi propone il cambiamento del paradigma: lavorare per la nostra felicità, promuovendo lo stesso cambiamento ai nostri cari e alle persone che ci sono vicine, in questo modo saremo assunti dalla felicità, e il successo non tarderà.

Bio

Classe 1958, svizzero ma con una lunga esperienza imprenditoriale in Italia, Regno Unito Asia, Sudamerica. Assessor, consulente, formatore, coach e direttore editoriale di “Emozioni”. Quest’ultimo impegno lo prende molto seriamente, come d’altronde la professione. Riesce comunque ad appassionarsi e divertirsi. Preso da un inopportuno e fastidioso zelo missionario parla a tutti delle ricerche sulla natura umana, le relazioni, la leadership, e la produttività, di Nathaniel Branden, Mihalyi Csikszentmihalyi, Richard Davidson, Daniel Goleman, Pier Luigi Lattuada, Abraham Maslow, Martha Nussbaum, Giacomo Rizzolatti, Martin Seligman, e dei metodi e degli strumenti proposti da: Madelyn Burley Allen, Alessandra Colonna, Todd Davis, Edward De Bono, Dennis Jaffe, Simon Sinek, Lyle e Sign Spencer. Gli amici lo ascoltano con condiscendente pazienza, i nemici? Non lo intessano.