
Marco Bertali
L’azione politica come testimonianza etico-spirituale: il “Guerriero di Psiche” scende in campo!
La falsa narrazione sulla sindemia covid ha fatto comprendere ai dissenzienti e resistenti, certuni meglio definibili ‘risvegliati in Vita’, di come la ‘scienza’ omologante e omertosa sia al servizio dei potentati economico-finanziari globalisti e dei lacchè della politica; al servizio come i media del main stream, veri strumenti di propaganda di regime. Uno dei compiti di chi sia in un percorso realizzativo di tipo spirituale allora è anche quello di dare testimonianza etica, scendendo nelle piazze della protesta e nell’agone della politica. Il “Guerriero di Psiche” certamente medita, prega e benedice, ogni “Santo” giorno, creando risonanze energetico-coscienziali di Bene-volenza e compassione; ma nel contempo scende dalla turris eburnea e dall’alto dei Cieli, per dare il suo determinato e determinante contributo nel contrastare il diabolico Impero del Male sempre più capillarmente diffuso a livello planetario, così inchinadosi, umile, fiducioso e fedele, allo stabilirsi del Piano Divino sulla Terra. L’impegno politico deve essere inteso allora come affinamento, esaltazione e verifica del proprio percorso spirituale e realizzativo. E ciò a prescindere da eventuali risultati elettorali; per il “Guerriero di Psiche” infatti la vittoria è primariamente interiore e ha che fare con il doveroso rispetto del proprio ineludibile mandato esistenziale. In questa prospettiva dà un chiaro orientamento e un’incisiva determinazione la meditazione originale “Il risveglio del Guerriero di Psiche alle 7 virtù”.