Irene Ventura

E se il disturbo ossessivo compulsivo fosse visto come un compagno di viaggio nel nostro percorso evolutivo, una porta d’accesso al nostro Sé e alle nostre qualità uniche, un universo magico e codificato con i suoi linguaggi simbolici e le sue immagini archetipiche da decifrare, come esploratori curiosi, piuttosto che un sintomo limitante da sradicare il più rapidamente possibile o un nemico da sconfiggere? Vi invito ad unirvi a me in un breve viaggio dove il mondo delle ossessioni e delle compulsioni incontra la psicologia biotransenergetica transpersonale, esplorando la sua selvaggia ricchezza e ascoltando i messaggi nascosti nelle maglie dei suoi labirinti.