
Asher Lyman
La mistica dell’ascolto: L’ascolto meditativo come intervento terapeutico primario
Per la maggior parte dei terapeuti, la disposizione interiore dell’ascolto terapeutico è solo un preludio alla parola o alle risposte professionali prescritte. Tuttavia, l’ascolto può essere il principale intervento terapeutico.
Attraverso la meditazione corporea guidata e la conversazione, questo workshop presenterà una tesi per la formazione analitica su come avere un contatto reale, anziché scritto, da nucleo a nucleo (relazionalità spirituale) con i clienti.
Come nella tradizione di Gurdjieff, i partecipanti distingueranno e impareranno a collegare il proprio nucleo caratteriale (corpo/essere in ascolto) dalla personalità (mente linguistica). Il nostro obiettivo sarà lo sviluppo del carattere e la sua amplificazione terapeutica attraverso:
– l’ascolto dal basso del nucleo (Hara), l’intento di sentire l’essere della persona attraverso il problema,
– il “tocco vibrazionale”, circondando i clienti in una trasmissione psicospirituale
– lo “sguardo dell’ascolto”, che sostiene il cliente in una più ampia corrente sotterranea di comunicazione senza parole,
– l'”alter ego silenzioso”, comprendendo che i problemi non sono proprietà privata,
– fidarsi e sopportare le risposte corporee autentiche (anche dolorose).
L’ascolto meditativo non è un digiuno di parole, ma una disciplina interiore del terapeuta per allineare l’asse Io-Sé. L’ascolto profondo e ricco di sfumature può fornire una via d’uscita dai solchi della terapia e una gradita nota di contrasto, sia per il terapeuta che per il cliente, rispetto a sfumature più superficiali o routinarie (come la formazione professionale). Molti terapeuti e bodyworker hanno scoperto interventi utili e creativi presentandosi non solo attraverso le parole, ma da questa postura di ascolto interiore.