
Alain Mullenex
La speranza come trasformazione collettiva
Nel mio lavoro in zone di conflitto, accompagnando le vittime di guerra e i loro traumi, ho imparato che al di là dell’orrore della loro esperienza, la speranza, intesa come forma di resistenza collettiva, è la chiave per cambiare la nostra percezione di sentirci solo vittime ma più che altro sopravvissuti.
Siamo tutti sopravvissuti in una prospettiva transpersonale, poiché abbiamo dovuto lottare per nascere, per essere l’unico spermatozoo a raggiungere la matrice. Essere un sopravvissuto ci invita a manifestare il nostro diritto a vivere, a creare e a trasformare il nostro ambiente; ma è anche una chiamata a incarnare la nostra responsabilità di guarire la nostra ferita transpersonale. Allora potremo accompagnare la transizione e manifestare attivamente la nostra connessione con l’universo e costruire una nuova società, basata su questa relazione con l’universo.
In questo intervento esploreremo come gli insegnamenti dei sopravvissuti alla guerra e la risoluzione dei conflitti, da una prospettiva transpersonale, possano aiutarci a costruire un nuovo paradigma per uscire dalla caverna.