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“RITI DI PASSAGGIO E STATI OLOTROPICI” di Stanislav Grof

Presso le culture che venerano gli sciamani e che conducono riti di passaggio, la crisi sciamanica è considerata un tipo di iniziazione di gran lunga superiore rispetto al rito di passaggio. Viene infatti concepita come l’intervento di un potere superiore, quindi come indice di scelta divina e di vocazione speciale.

Da un’altra prospettiva, i riti di passaggio rappresentano un ulteriore passo avanti nel riconoscimento culturale tributabile al valore positivo degli stati di coscienza olotropici. Le culture sciamaniche accolgono e tengono in grande considerazione sia gli stati olotropici che compaiono spontaneamente durante le crisi iniziatiche sia la trance di guarigione sperimentata o indotta da sciamani esperti. I riti di passaggio introducono gli stati olotropici nel tessuto culturale su larga scala, li istituzionalizzano e li rendono parte integrante della ritualità e della vita spirituale.

– Stanislav Grof