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“Metafora della caverna” di Pier Luigi Lattuada

Quanta presunzione in Ulisse nel varcare le soglie del mondo conosciuto, in Galileo nel credere alle sue osservazioni al microscopio contraddicendo nientemeno che la Bibbia, in Colombo salpando per l’ignoto o per venire ai giorni nostri in un Messner nell’affrontare l’Everest senza bombole d’ossigeno.

Alla presunzione e al coraggio della forza, se ben impiegati, segue sempre l’umiltà del compimento e della verità.

Il Mito della Caverna di Platone, più di ogni altro credo descriva in modo esemplare quel viaggio dell’Eroe che ciascuna/o è chiamata/o a compiere verso il proprio Sé, mera espressione del Sé Transpersonale, senza spazio né tempo, mai nato.

Colei/lui che si accorge di essere incatenata/o nel fondo di una caverna e che la realtà cui assiste altro non è che il riflesso di ombre proiettate su di una parete da un pallido fuoco, difficilmente potrà continuare a ignorarlo.

Dovrà spezzare le catene e partire per il suo viaggio dove affrontate e superate le prove dovute, raggiungerà la visione del sole e quindi di una realtà più vera di quella consensuale che aveva condiviso con la sua comunità di incatenati.

Un nuovo coraggio sarà ora necessario, quello dell’accettazione della nuova consapevolezza, della fiducia nella verità della nuova realtà, della fermezza per sostenerla e difenderla, della compassione per chi, per scelta o per ventura, sia rimasta/o incatenata/o.

– Pier Luigi Lattuada,

Biotrasnergetica. 

Un metodo integrale per guarire il passato, vivere il presente, realizzare il futuro.